Giro d’Italia 2018, Dennis pensa positivo: “Non tutte le salite saranno così dure. La top ten è ancora possibile”
Le rampe dello Zoncolan respingono le ambizioni di alta classifica di Rohan Dennis al Giro d’Italia 2018. Primo tra i big della generale a perdere contatto dal gruppo dei migliori sulle rampe del Kaiser friulano, il portacolori della BMC Racing Team è giunto al traguardo con un ritardo di 2’35” dal vincitore di giornata, il britannico Chris Froome (Team Sky), scivolando così fuori dalla top ten guidata da Simon Yates (Mitchelton-Scott). Una prestazione dunque che compromette le sue ambizioni di classifica, senza per questo perdere completamente le speranze.
“Mi aspettavo che la salita fosse dura e tale si è rivelata. Penso che sia odiata da chiunque pesi più di 70 chilogrammi e amata da chi ha un peso inferiore ai 60. Sapevo che avrebbe fatto male alle gambe, ho tenuto il mio ritmo consapevole che dopo il primo tratto duro avrebbe spianato leggermente. La speranza era quella di rientrare sugli altri approfittando di quel tratto, ma non è stato possibile. Da quel momento in poi ho soltanto pensato a salire del mio ritmo”.
Maglia Rosa per quattro tappe, il corridore australiano è finito in undicesima posizione con un ritardo di 5’11” da Yates e di 3’44’ dal gradino più basso del podio, occupato stasera da Domenico Pozzovivo (Bahrain-Merida). Un gap che non scoraggia il secondo classificato alla Tirreno-Adriatico 2017, che si dichiara ottimista nonostante il passivo accumulato.
“Sono soddisfatto di quanto abbia fatto fino ad oggi. Mi ha sorpreso aver perso così tanto considerando che stavo comunque procedendo con un buon ritmo. È positivo vedere dove sono ancora in classifica e spero che non affronteremo altre salite così ostiche molto presto”.
I prossimi appuntamenti, a partire dall’impegnativa frazione di domani con arrivo a Sappada passando per la cronometro da Trento a Rovereto in programma martedì, rappresenteranno la definitiva cartina di tornasole delle possibilità del 28enne di Adelaide di risalire la china. “Ovviamente ho perso molto tempo dal leader e dal podio, ma la top ten è ancora a portata di mano e la prova contro il tempo mi aiuterà molto. Quella di domani sarà un’altra giornata difficile, ma probabilmente lo sarà meno rispetto a quella di oggi. Dovrò restare concentrato per tutti e 180 i chilometri e so che non sarà semplice. Non lo sarà neppure ritrovare subito la condizione per la cronometro di martedì, visto che arriverà subito dopo il giorno di riposo”.
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